Quinto libro della saga urban fantasy di Rachel Morgan, la strega cacciatrice di taglie, ambientato unicamente a Cincinnati ed incentrato sul ritrovamento di corpi di mutaforma apparentemente suicidatisi, sulla comparsa/ricomparsa di alcuni demoni e dell’enigmatico Trent Kalamack. La trama, per circa duecento pagine, risulta alquanto monotona, con dialoghi, descrizioni e scene “statiche” portati così per le lunghe che si fa fatica a continuare la lettura: sembra quasi di ritrovarsi in un labirinto verbale a fare dei giri contorti ed artificiosi sempre intorno alla stessa parte dialogata o serie di scene. Poi, inaspettatamente, la trama acquista mordente, scorre veloce riuscendo ad attirare pienamente l’attenzione e l’interesse, quasi ci si ritrovasse catapultati in un roller-coaster di colpi di scena, intrighi, magie, corse contro il tempo, senza dimenticare qualche eccellente episodio esilarante come quello del matrimonio nella Cattedrale degli Hollows. Peccato per il tutt’altro che lieto fine, reso ancora più “inaccettabile” dalla mancanza di una spiegazione (cosa che, sicuramente, sarà ripresa e risolta nei successivi romanzi). Stile come al solito superbo e musicale.
