Giulio Cesare, dopo anni di lotte e di vittorie, ha conquistato la Gallia. A Roma, tuttavia, gli avversari del grande condottiero temendo il suo crescente potere vogliono metterlo sotto processo. Persino il suo principale collaboratore e amico, Tito Labieno, lo ha abbandonato. Ma proprio quando sembra che l'unica scelta possibile sia rinunciare alle proprie ambizioni, Cesare sorprende tutti: varca il Rubicone con la sola XIII legione e muove verso Roma. Alea iacta est: ai nemici di Cesare non resta che fuggire dall'Italia e lasciargli il possesso della penisola. La guerra civile è solo agli inizi, così come la faida tra la guardia del corpo di Cesare, il germano Ortwin, e Quinto Labieno, il figlio di Tito. Cesare si fa nominare dittatore e si trasferisce oltre l'Adriatico, per affrontare Pompeo e il suo imponente esercito. Mentre Ortwin e Quinto si scontrano sul campo di battaglia, combattendo anche per l'amore della principessa Veleda, Cesare e Pompeo studiano le strategie per vincere la guerra. Finché a Parsalo, grazie a un astuto espediente, Cesare ottiene la vittoria decisiva e diventa così il padrone pressoché assoluto del mondo romano. Ma la guerra civile continua a imperversare, e i destini di Tito e Quinto Labieno, Ortwin e Veleda sono ancora ben lontani dall'essere compiuti.
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Anno edizione:2010
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