Un reportage appassionato e un po' partigiano dei giorni in cui avvenne la presa del potere da parte dei bolscevichi e dei soviet in Russia nel 1917. Molti comunicati e propaganda, discorsi alternati a fatti descritti (pochi) da John Reed. Ma aldilà del valore letterario e storico dello scritto, risaltano immediatamente all'attenzione alcuni discorsi dei leader che si alternavano alla Duma (sede comunale di Pietrogrado) o allo Smol'nyj (sede del soviet di Pietrogrado e del CIK - Comitato centrale esecutivo panrusso dei soviet) che suonano straordinariamente attuali. Uno per tutti un brano tratto dall'intervista rilasciata da Trockij a Reed: "Alla fine di questa guerra io vedo un'Europa rigenerata non dai diplomatici, ma dal proletariato. La Repubblica federale europea - gli Stati Uniti d'Europa- è ciò che dovremo avere. L'autonomia nazionale non basta più. L'evoluzione economica richiede l'abolizione delle frontiere nazionali. Se l'Europa dovesse rimanere divisa in unità nazionali, l'imperialismo ricomincerà la sua opera. Solo una Repubblica federale europea potrà dare pace al mondo. Ma senza l'azione delle masse europee, questi obiettivi non potranno essere realizzati ... oggi!" Pietrogrado, 30 ottobre 1917 .
I dieci giorni che sconvolsero il mondo
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Giornalista avventuroso e militante sulla scia di Mark Twain, Jack London o Stephen Crane, John Reed giunge a Pietrogrado nel settembre 1917. Assimila subito l'atmosfera di pieno fermento, individua con chiarezza le forze in campo, comprende gli umori delle masse. Partecipa alla presa del Palazzo d'Inverno, è per settimane a fianco dei lavoratori e dei bolscevichi. E tutto questo lo racconta con grande verve narrativa e senso del pathos ne "I dieci giorni che sconvolsero il mondo", a tutt'oggi una delle più significative testimonianze di quell'evento. Un libro che - nella sua affascinante semplicità e trasparenza - ci offre non solo un quadro fedele e documentato degli avvenimenti, ma spiega anche come si muovono le forze in gioco, come si alternano i momenti di attesa e quelli di convulsione, cosa sia l'arte dell'insurrezione: mostra cioè di cosa sia fatta una rivoluzione, spogliata della retorica e della celebrazione.
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Autore:
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Traduttore:
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Collana:
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Anno edizione:2017
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Giovanni IAPICHINO 28 novembre 2017
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