Si conclude la trilogia di questa fantastica autrice. Questo terzo capitolo, come i precedenti due, è scritto molto bene. Duro e toccante, descrive le fragilità più marcate che hanno contraddistinto la vita travagliata dell'autrice. Mi è piaciuto moltissimo. Consiglio la lettura della trilogia di una grande autrice forse non conosciuta come si merita.
Dipendenza
Considerato il capolavoro dell’autrice, Dipendenza completa l’indimenticabile, bruciante ritratto del viaggio di una donna attraverso l’amore, l’amicizia, l’ambizione.
«Ditlevsen, l’Ernaux danese del Novecento, viene finalmente riscoperta». - Carlotta Vissani, Il Fatto Quotidiano
«Tove Ditlevsen cammina sempre sull’orlo di un precipizio. Ma è proprio affacciandosi sull’abisso che trova l’ispirazione per raccontare la fragilità della condizione umana». - Michela Marzano, TTL – La Stampa
«La scrittrice racconta senza riserve la sua fragilità, il desiderio di continuare a coltivare la poesia e la scrittura, l’amore e la libertà. Uno stile dalla splendida naturalezza che ha il passo del diario intimo e non risparmia le crudeltà, private e pubbliche, del Novecento». - Cristina Taglietti, Sette – Corriere della Sera
Dopo Infanzia e Gioventù, ecco il terzo capitolo dell’acclamata trilogia di Copenaghen di Tove Ditlevsen, che chiude in bellezza la sua opera autobiografica toccando vette d’intensità ancora mai raggiunte. Tove ha soltanto vent’anni, ma è già una poetessa conosciuta, sta scrivendo il suo primo romanzo ed è la moglie di un editore molto più grande di lei. Il suo cammino nella vita sembra indirizzato verso la felicità, eppure qualcosa scricchiola: a pensarci bene, suo marito non l’ha mai presa tra le braccia; la notte dorme sul divano perché lui non è disposto a condividere il letto e a colazione non può rivolgergli la parola mentre lui legge il giornale. La prima esperienza matrimoniale non è certo idilliaca, ma la giovane non ha idea delle battaglie che ancora l’aspettano: relazioni amorose tormentate, fallimenti artistici, gravidanze indesiderate. Soprattutto, però, l’uomo davvero sbagliato non ha ancora incrociato la sua strada. Dal momento in cui lo farà, niente sarà più come prima: mano nella mano, quest’individuo subdolo la trascinerà in un baratro profondo, dal quale sarà molto difficile riemergere. Con il passare degli anni, la tensione centrale della vita di Tove viene dolorosamente messa a fuoco: il terribile richiamo della dipendenza, in tutte le sue forme.
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Anno edizione:2023
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Sfigatta24 02 dicembre 2024Bello e toccante
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AnnaVu 13 luglio 2023Finalmente!
E così, termina la saga di Tove. Un terzo capitolo triste, intenso, indimenticabile. Finalmente cinque stelle.
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St.Beck.Sa.7 25 aprile 2023
Ritroviamo Tove ormai donna e autrice di discreto successo...eppure non trova pace. Si perde tra relazioni fallimentari e cade in preda alla dipendenza da oppiacei, iniziata da un uomo che credeva di amare. Il capitolo conclusivo di una trilogia interessante che altro non è che un'autobiografia di una grande autrice danese.
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