Il divano di Istanbul

Estremamente interessante ; attravero questo libro si riesce a capire molto della realtà odierna Turca e mediterranea. La storia dovrebbe essere spiegata così e fatta studiare per capire il mondo di oggi.

Fin dalle prime pagine si percepisce l'inconfondibile e avvincente dialettica di Alessandro Barbero. Tuttavia, altrettanto chiaramente si comprende che questo libro è il risultato della trascrizione di un programma radiofonico a cui il Professore ha preso parte . Questo ha costituito, a mio parere, un limite. Infatti, sebbene il libro sia avvincente ed estremamente scorrevole, raccontando la storia dell'impero ottomano come solo Barbero sa fare, è altrettanto vero che manca di sistematicità. Avrei maggiormente gradito un ordine nell'esposizione dei fatti, invece spesso la linea da seguire non risultava precisa. In particolare, nell'ultimo capitolo ho avvertito ancora di più questa "confusione". Resta comunque un libro gradevolissimo, ma per me non degno di Barbero.

Non è un libro di storia nel senso stretto, con la narrazione sequenziale di eventi e fatti ma una rassegna sugli aspetti più rilevanti del grande e multietnico Impero Ottomano. Dal inarrestabile crescita iniziale a lungo declino finale l' autore ne approfondisce i tratti distintivi smentendo luoghi comuni e focalizzando l' attenzione sui rapporti economici e culturali con le nazioni occidentali. Alla fine al lettore verrà posto l' interrogativo se, alla luce di questa storia, la Turchia moderna, erede di quell' impero, possa o meno avere diritto ad entrare nell' Unione Europea.