Nel 1975 Dizzy Gillespie, noto trombettista del periodo Be-Bop della storia del Jazz, aveva 56 anni. Ma suonava la tromba come se ne avesse avuti 23. Un razzo atomico. Timbro pulito, nitido, sovracuti e rifiniture tipici del virtuoso, articolazione a controllo numerico. Un trombettista digitale. Be-Bop autorevolissimo con accenti latini, tutti bravi, ma Gillespie imprime la misura, il tono e lo slancio, di modo che l’attenzione va quasi tutta a lui. Come per molti altri dischi Pablo, con Gillespie’s Big 4 l’etichetta di Norman Granz ci fa fare un viaggio nel tempo offrendoci il privilegio di ascoltare una esibizione in studio (soltanto che lo studio è nella nostra stanza di ascolto) di autentico Jazz Be-Bop, a tal punto che in scaletta c’è un brano intitolato proprio Be-Bop. Da segnalare il bravissimo e funambolico batterista Mikey Rocker, storico collaboratore di Gillespie. Registrazione favolosa, tromba olografica, basso tellurico, trasparenza e dinamica a profusione Il vinile QRP è molto silenzioso. Copertina Stoughton e riversamento Full Analogue direttamente dal nastro master. Edizione audiophile di altissima qualità. Voto artistico: 10 Voto tecnico: 10
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Supporto:Vinile LP
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Numero supporti:1
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Al9000 02 febbraio 2025Un Big Gillespie 4 Volte Big
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