Recensire un volume di racconti così voluminoso, scritto per di più da tre differenti autori, è una cosa un po’ complicata. Oltre alla diversità di luoghi, temi e casi trattati, e nonostante i tentativi che immagino gli autori abbiano fatto di omogeneizzare la scrittura, per quanto ciò sia possibile, nel libro sono evidenti le differenze stilistiche che riguardano la snellezza del fraseggio, la velocità del dialogo, la produzione di senso e così via. Detto questo, l’impressione è che il volume, nonostante le ingenuità tipiche di scrittori esordienti, sia estremamente godibile. I racconti sono tutti - incluso quello piuttosto lungo che da' il nome alla raccolta - estremamente leggibili, fruibili e godibili. Il fatto che siano diversi per forma, strutture, stile, oltre che per contenuto, è forse un pregio: se da un lato ciò compromette in un certo qual senso l'omogeneità stilistico-tematica del volume, dall’altro però rende l'opera potenzialmente appetibile per una più vasta fascia di lettori. Il volume, soprattutto nel suo racconto iniziale, rievoca i gialli del giallismo classico. E’ impossibile non notare alcune somiglianze fra il dottor Bolt che da' il nome al volume e lo Sherlock Holmes di Conan Doyle. Ma nel leggere i racconti si ha l’impressione che il volume abbia un debito intellettuale maggiore nei confronti del giallo storico come il Il Nome della Rosa di Eco, piuttosto che nei confronti di Conan Doyle, Agatha Christie o George Simenon. Malgrado tali debiti intellettuali, il volume non soccombe sotto il peso delle citazioni, dei riferimenti e delle suggestioni letterarie. Godibile, leggibile, adatto a ogni tipo di lettore.
Il dottor Bolt e altri racconti
I racconti di questa raccolta trascinano il lettore in un viaggio avventuroso, fatto di epoche diverse e insolite destinazioni: dal regno d'Egitto del periodo ellenistico all'Europa o al Giappone del XVI secolo; dall'Inghilterra vittoriana in cui opera il dottor Bolt, alla Baltimora del primo Novecento; dalle gelide steppe della Russia zarista alle calde terre dell'Africa subsahariana; dall'Italia del confino fascista all'Argentina della fine delle dittature militari. Per ogni tappa, una lunga narrazione che si tinge di giallo, tra difficili indizi e colpi di scena. Gli stessi protagonisti si cimentano nella risoluzione di enigmi e casi criminali, consegnando il ritratto di uomini dalla forte passione per la verità e la giustizia.
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Autore:
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Anno edizione:2016
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Nell'epoca di Sherlock Holmes, il dottor Bolt è un bibliofilo con qualche lato oscuro e l'hobby dell'investigazione. Altri dottori si affacciano nei racconti di questa raccolta. Troviamo figure diverse impegnate nella ricerca della verità, come un monaco vagabondo, un ronin, un giovane copista, un filantropo appassionato di safari. Si parla molto di libri, non solo come veicoli di sapere, ma anche come oggetti di desiderio. A volte si ironizza sulla capacità della ragione di risolvere un mistero, altre volte si conferma la totale fiducia in essa. Un pò di umorismo sparso qua e là, attenua i toni cupi di vicende tragiche. Lo stile è per lo più scorrevole. Consiglio la lettura, soprattutto a chi ama i gialli con sfondo storico, conditi con un pò di filosofia.
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