Alice è una bellissima trentaseienne di origini caraibiche, ma che da diciotto anni vive a Nizza insieme al marito – di ventotto anni più grande – e ai figli Paul e Marc. È costantemente trascurata dal marito, e la sua vita è piatta e monotona, priva di amore, finché un giorno conosce Giulio, affascinante cinquantasettenne di Milano. I due iniziano a parlare e raccontarsi, e Alice si sente talmente a suo agio che gli confida alcuni particolari piuttosto personali della sua vita. Si scambiano i numeri di telefono e iniziano a sentirsi con frequenza costante, e a vedersi anche su Skype. I due si affezionano e decidono d’incontrarsi, sebbene ci siano evidenti difficoltà a coltivare una seria storia d’amore. Riusciranno a superare gli ostacoli e far trionfare l’amore?
Romance molto drammatico – soprattutto nell’epilogo – con qualche sfumatura erotica appena accennata. La trama, nel complesso, riesce a interessare il pubblico perché racconta – in modo davvero molto semplice – la storia di un amore clandestino tra una donna infelice e sposata, e un uomo divorziato che riesce a conquistarla.
I personaggi, specie la protagonista Alice, sono ben strutturati e descritti, soprattutto da un punto di vista caratteriale/psicologico. L’autore utilizza una narrazione autodiegetica, facendo raccontare la storia ad Alice, per cui le emozioni e i pensieri della protagonista sono limpidi e il lettore riesce a empatizzare con lei. Il protagonista maschile, Giulio, lo ritroviamo anche in “Dimmelo domani”, il che significa che questa storia potrebbe essere il seguito del precedente testo.
Qualche pagina in più non avrebbe guastato, anzi, certe situazioni meritavano davvero più scrittura. Si tratta comunque di una lettura che riesce a scorrere abbastanza bene e coinvolgere il lettore.
