Edition vol.25

Die Friedensboten, Walzer op.241; Soldaten-Lieder, Walzer op.242; Almacks-Quadrille op.243; Jelacic-Marsch op.244; Wiener-Jubel-Marsch op.245; Wiener Stadt-Garde-Marsch op.246
A Vienna si respirava un’atmosfera molto tesa dopo la repressione della rivoluzione del 1848, ma nel gennaio del 1849 il tradizionale ballo di gala vide Johann Strauss I presentare «nuovi valzer di straordinaria bellezza, che vennero accolti con vere e proprie ovazioni». Il venticinquesimo e ultimo volume dell’impareggiabile integrale delle opere orchestrali di quello che è passato alla storia come Strauss padre presenta tra le altre cose l’enigmatica Quadriglia senza titolo e la Marcia Jelacic, un brano dai toni marziali che celebra uno dei principali comandanti dell’esercito austro-ungarico di quegli anni come il ben più famoso Radetzky. La Exeter Polka e la Almack’s Quadrille erano invece state composte pensando ai gusti del pubblico inglese, in vista di un futuro viaggio a Londra, mentre la Marcia per il banchetto di Radetzky rimase incompiuta a causa della morte prematura del compositore, scomparso nel 1849 all’età di appena 45 anni. Come sempre, protagonista di questo ennesimo scrigno di meraviglie è la Slovak Sinfonietta Žilina diretta da Christian Pollack, ormai considerati tra gli interpreti più autorevoli di questo genere di repertorio.