Esperienza e povertà
Attraverso la distrazione e la distruzione, l'esposizione e la povertà, narrazione ed esperienza si incontrano a un bivio in cui la posta in gioco è il discrimine tra civiltà e barbarie
«Benjamin: è bene leggerlo per capire il nostro tempo. Di lui disse l'amico Gershom Scholem: "Essenzialmente un puro e semplice metafisico, attirato da soggetti che con la metafisica avevano poco o nulla a spartire".» – Il Sole 24 Ore
Un isolato, un outsider, un genio, un migrante, una vittima. Attorno a queste categorie si è costruita la recente fortuna, editoriale e iconografica, di Walter Benjamin. Teorico dei media e della libertà che ne deriva, della scomparsa dell'aura e del valore politico dell'arte contemporanea, Benjamin ha ridefinito un concetto di "esperienza" all'altezza dei tempi terribili che ha attraversato e, forse, profetizzato. In questo volume che raccoglie quattro saggi "Il carattere distruttivo", "Scavare e ricordare", "Esperienza e povertà" e "Il narratore", attraverso la distrazione e la distruzione, l'esposizione e la povertà, narrazione ed esperienza si incontrano a un bivio in cui la posta in gioco è il discrimine tra civiltà e barbarie.
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Anno edizione:2018
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