Eterno effimero

C’è un punto invisibile dove il sogno si fa materia e l’anima tenta, tra le fenditure del tempo, di afferrare se stessa. Eterno effimero è un viaggio lirico nell’instabilità dell’essere, una danza tra luce e ombra, dove i versi si fanno specchio di un’identità pulsante, in bilico tra assenza e presenza. Elena Ravaioli esplora la condizione umana come spazio interiore ed etico, tra la fragilità del vivere e l’urgenza di senso. Le sue parole, ora eteree, ora taglienti, toccano corde intime e universali, denunciando le maschere del potere e cercando nella verità poetica una via di salvezza condivisa. Una raccolta che è visione, denuncia e abbraccio. Un atto d’amore verso la possibilità — sempre viva — di ritrovarsi. In sé, nell’altro, nel mondo. Elena Ravaioli nasce a Bologna il 6 giugno 1979. Artista poliedrica, inizia il suo percorso nell’ambito della ginnastica ritmica e della danza classica, per poi abbracciare la danza contemporanea e, progressivamente, ogni forma d’espressione artistica: pittura, fotografia, teatro, scrittura, performance e arti circensi. Diplomata al Liceo Artistico e successivamente all’Accademia di Belle Arti di Bologna con specializzazione in tecniche pittoriche, affianca agli studi visivi la formazione teatrale, diplomandosi presso il Teatro del Navile a Bologna e successivamente alla scuola di recitazione Clesis Arte di Roma. Nella capitale lavora per dieci anni come attrice in produzioni teatrali, cinematografiche e televisive, continuando al contempo la sua attività pittorica e fotografica. Nel 2008 espone alla Galleria d’Arte Moderna di Roma e, dal 2011, approfondisce le tecniche di acrobatica aerea diplomandosi presso la Scuola Nazionale di Circo. Da lì intraprende una carriera performativa che la porta a esibirsi in varie città d’Italia e, dal 2014 al 2016, a Buenos Aires, dove collabora con artisti circensi internazionali. Conduce progetti indipendenti, laboratori artistici e spettacoli sperimentali, fondendo teatro, danza, acrobatica e arti visive in un linguaggio personale e immersivo. Nel 2020, durante il lockdown, nasce il progetto “Metamorfosi”, sintesi delle sue ricerche espressive: un connubio tra pittura, fotografia, testi e performance. La scrittura occupa un posto centrale nel suo percorso, come strumento di introspezione e comunicazione autentica. Nel 2024 conclude i suoi primi due manoscritti: Le impronte dei sogni ed Eterno Effimero, opere che intrecciano poesia, monologhi e immagini visive, espressione compiuta della sua visione artistica.