I Balcani e soprattutto l'area ex Jugoslava sono sempre considerati un posto lontano e misterioso, anche se molto vicini alla nostra Italia sia geograficamente che storicamente. The Balkan Express Journey è uno splendido concentrato di chilometri attraversati in un lasso di tempo relativamente breve, ma che racchiude tutta la meraviglia, lo stupore e la sete di conoscenza del primo viaggio nei Balcani inesplorati. Scrittura ricca, a volte asciutta ma che non risulta pesante, anzi si riesce a vivere pienamente l'esperienza come se si fosse lì presenti. Partendo dalla capitale croata, città ex Jugoslava con un' architettura che si avvicina molto alle città mitteleuropee, ma comunque molto vivace, che lo scrittore apprezza soprattutto per il fatto di poter essere visitata a piedi e in poco tempo. Il protagonista alloggia sempre negli ostelli,diventati ormai simbolo di un viaggiare moderno ed economico ma dove si ha possibilità di avere contatti con persone provenienti da tutto il mondo. Ed ecco che Roberto si trova già a Mestre ad aspettare il pullman per Zagabria insieme a due avventurose ragazze australiane. Non mancano nemmeno le "scoperte culinarie" (burek, cevap?i?i, caffe turco...) che contribuiscono a rendere il lettore ancor più partecipe accompagnandolo in un viaggio che non è solamente faticoso ma ricco di soddisfazioni. Terza tappa del viaggio dopo la "città Bianca" è Sarajevo, una delle città più conosciute dell'Ex Jugoslavia soprattutto per il tristemente noto assedio da record nella storia mondiale moderna. Anche nella città più orientale d'Europa il protagonista ha modo di rimanere stupito quando decide di visitare una mostra dedicata al massacro di Srebrenica,passando poi la serata a leggere informazioni a riguardo, perché quando avvenne il terribile genocidio forse le informazioni erano poche e confuse e, come tutta l'intricata storia dei Balcani, va conosciuta e capita. Insomma, tra una moltitudine di corsi d'acqua, un crogiuolo di culture e sapori, sottili differenze linguistiche tra quella che è realmente un'unica lingua, il serbo-croato, vale la pena vivere questo viaggio attraverso gli occhi di Roberto e, perché no, in prima persona. Se si dice "Vedi Napoli e puoi muori", io dico visitate i Balcani e ve ne innamorerete.
Ciao, sai cosa vuol dire ciao? La domanda posta dal Vasco nazionale rappresenta un ottimo spunto dal quale partire per percorrere i chilometri descritti in questo libro. È strano come a volte un saluto così banale possa racchiudere in sé anni di vita e di condivisione. È strano perché nell’attimo in cui lo si pronuncia, ciao, già non c’è più. E non è detto che ritorni. Oppure occorrono molti anni prima che accada. Il viaggio narrato si sviluppa tra le vie di alcune città simbolo della ex Jugoslavia, ed ha come meta finale una piccola località costiera del Montenegro. È qui che il protagonista, dopo un vero e proprio balkan express journey, riuscirà a pronunciare nuovamente quel saluto.
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Anno edizione:2017
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