Libro molto diretto e illuminante, che pone luce su un modo di vivere la maternità più sano ma decisamente non tradizionale. Più in generale può essere letto proprio come una spinta per ogni essere umano a un approccio più positivamente egoista alla vita.
Lo faccio per me. Essere madri senza il mito del sacrificio
Uno sguardo liberatorio sull'essere donne e madri.
Ogni martedì la psicoterapeuta Stefania Andreoli tiene sul suo profilo Instagram una rubrica di domande e risposte. Qui trovano spazio storie, attualità e tanti dubbi di genitori. Mamme, perlopiù. Disorientate, equilibriste, creative, volenterose, sull'orlo di una crisi di nervi, ma tutte accomunate da un'ambizione: compiere le scelte più giuste. Giuste, sì, ma per chi? Da quando si diventa madri, sembra sottinteso che l'unica ragione accettabile per qualunque decisione quotidiana e di vita sia "lo faccio per mio figlio". "Lo faccio per me" è una frase che suona egoista, indegna per una madre. Le ragioni sono storiche, culturali, legate ai falsi miti del sacrificio e dell'amore incondizionato e a una distorta interpretazione del famoso istinto materno. La pressione è forte: a lasciare il lavoro; a trascurare interessi, amicizie e il rapporto di coppia; a sentirsi in colpa per un paio d'ore dal parrucchiere "che sottraggono tempo alla famiglia". Insomma, a dire addio a una parte di sé. In questo libro Andreoli ribalta le vecchie convinzioni e propone l'idea che l'esperienza della maternità possa aggiungere, e non togliere, ricchezza all'identità femminile. Soltanto "facendolo per sé", trovando ciascuna il suo personale modo di fare la mamma – diverso dagli altri perché frutto della propria storia in quanto persona – sarà possibile liberare la maternità, rendendola sana, contemporanea e davvero utile per la crescita di un figlio e per il futuro della società.
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Autore:
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Anno edizione:2022
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Laura 10 gennaio 2025Obbligatorio per tutte le madri
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Chiara 10 gennaio 2025Illuminante, mi serviva
Andrebbe fatto studiare a memoria nei corsi preparto, reso accessibile a tutte le donne incinta e alle madri di tutte le età e, soprattutto, di ogni ceto sociale. A tratti risulta un po’ ripetitivo, ma penso che sia una scelta voluta per rimarcare i concetti di cui si fa promotore. Per me personalmente non è stata una lettura rivelatrice, non mi ha cambiato la mente e non mi ha aperto a nuovi scenari psicologici. Ma io, probabilmente, non sono il target specifico a cui si riferisce. Io so di essere prima di tutto una donna, una persona, una lavoratrice, una figlia, un’amica, una moglie, una sorella, una collega, prima di essere “solo” una mamma. È stato comunque molto d’aiuto sentirsi ripetere, da una persona competente e del mestiere, che che non devo mettere in pausa la mia vita e annullarmi completamente per mio figlio, che come faccio e farò è abbastanza, se va bene per me e la mia famiglia . Sono sicura che a molte donne sarebbe estremamente di aiuto, per vivere più serenamente.
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sarapitta89 30 dicembre 2024Molto utile alle madri
da leggere , per tutte le madri che pensano sia giusto sacrificarsi
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