Fiabe e racconti popolari di Palo del Colle
Quando non c’era la televisione, nelle sere d’inverno, si ascoltavano i “fattə” (le storie) attorno a un braciere, mentre la mamma rattoppava i pantaloni. D’estate, davanti all’uscio di casa la nonna raccontava le storie ai bambini seduti per terra. Si raccontavano storie anche smallando le mandorle attorno a un tavolo. O durante il raccolto delle olive, quando si dormiva nelle masserie, lavorando da stella a stella. I racconti iniziavano con la formula magica “C’era una volta”. Erano storie di re, principi e principesse, ma anche di monaci, preti, contadini, fabbri, maghi, folletti, orchi, santi e animali. C’erano prove da superare, ma il lieto fine era assicurato. In anni di lavoro sul campo, Carmela Dacchille ha recuperato la tradizione orale dagli anziani di Palo del Colle, ricostruendo opere e immaginario della società contadina. Questo patrimonio popolare tramandato “da bocca a orecchio”, scrive Dino Tarantino nella Prefazione, per generazioni e generazioni ha costituito la memoria della comunità, veicolando i messaggi sapienziali che disciplinavano il vivere civile. Un’esperienza ed un pensiero narrativo ormai perduti che l’attuale “storytelling” non è in grado di surrogare.
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Anno edizione:2024
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