Il bisogno di partire, l'amore rinnegato, l'amicizia, il divertimento, la joie de vivre sono le sensazioni suscitate da questo romanzo dove i protagonisti decidono di partecipare alla festa di San Firmino a Pamplona. Sarà il sole spagnolo ad accendere gli animi e a illuminare la città che esploderà in un tripudio di colori, danze e fuochi d'artificio. La maestria dello scrittore americano nel descrivere le scene di festa e, soprattutto, quelle relative alla corrida è indiscutibile. La lettura è piacevole e il ritmo incalzante, come quello dell'encierro.
Pubblicato nel 1926, "Fiesta" è il libro che ha consacrato il suo autore ventisettenne tra i più importanti scrittori americani della "generazione perduta". Basato su una materia ampiamente autobiografica (i viaggi compiuti da Hemingway con la moglie e alcuni amici in Spagna a partire dal 1923), il romanzo narra le vicende di un gruppo cosmopolita di giovani espatriati, con le loro burrascose inquietudini esistenziali e sentimentali. In queste pagine lo scrittore raggiunge uno stile già maturo, calibrato tra cronaca e poesia, asciutto, essenziale, con dialoghi che riescono a mettere a nudo l'anima dei suoi personaggi, e a infondere loro la vita.
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Autore:
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Anno edizione:2007
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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ALESSANDRO ROSI 12 maggio 2016
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Daniele Migliore 05 maggio 2016
Non per tutti, Hemingway in questo libro ci porta in Spagna, raccontandoci le vicende di un gruppo di amici americani con i quali passerà vacanze all'insegna del divertimento e del..vino. A fare da sfondo a questa realtà, sono le vicende amorose e l'animo travagliato del protagonista, che non perdona o meglio non comprende a pieno se stesso. Lo stile di scrittura contraddistingue perfettamente quello che è il nostro più amato autore Statunitense, che scrive questo libro come "di getto". Così infatti va letto, di getto, senza pensarci ma godendosi semplicemente la storia e immedesimandosi nel protagonista per capirne a pieno i pensieri e le frustrazioni. Non è però un libro semplice, per alcuni può risultare noioso, per altri senza un messaggio, per altri invece..un esempio di quello che l'autore è stato in grado di creare da quando ha iniziato a scrivere.
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Andrea Pacifici 25 gennaio 2015
L'inutile storiella di un gruppo di falliti e ubriaconi (con l'aggiunta di un personaggio femminile descritta da lei stessa come "ba*ascia") che partono per vedere ammazzare tori. Un libretto scialbo e inutile. Ogni tanto qualche dialogo ravviva il tutto, ma tutto sommato noioso e privo di qualsiasi emozione. Il peggior libro mai letto.
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