Album non certamente tra i migliori dei Pink Floyd eppure le sonorità, i testi e gli assioli di chitarra ne fanno un disco piacevole da ascoltare. Un disco che non ha grandi pretese, non ha la magnificenza di The wall o di Animals oppure l’oscuro di The Darck Side of the Moon eppure una volta che si lancia non si può fare a meno di ascoltarlo fino alla fine. I testi sono tutti scritti da Roger Waters e questo ha contribuito a rafforzare l’idea che il disco, in effetti, è un lavoro da solista di Waters e non dei Pink Floyd. Tuttavia le sonorità sono quelle classiche della band, il sound è lo stesso ed emerge con forza in testi come che da il titolo al disco The Final Cut. Una delle canzoni più belle, dal tono poetico, triste e commovente, contenute nell’album è When the Tigers Broke Free nella quale Roger, rievoca la morte del padre avvenuta nel secondo conflitto mondiale.
The Final Cut (Discovery)
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Supporto:CD Audio
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Numero supporti:1
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karlo karlo 24 aprile 2018
ormai privi di energie e creatività, i Pink firmarono il loro epitaffio.
Disco 1
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