"Proprio non si può mai sapere cosa ci aspetta. Io lo sapevo bene. L'ho saputo per cinquantasette anni. E adesso non lo so più. Non lo so più da quando ci sei tu" Ray ha 57 anni ed è solo. Vive in quella che era stata la casa del padre e l'opinione che ha di se stesso è quella riflessa dagli occhi di chi lo giudica. È strano, Ray. Con quella treccia lunga, gli abiti fuori moda, con quella solitudine che è parte di lui come un tratto fisico. Spinto da un impulso, un giorno adotta un cane. È il più brutto tra i tanti in canile: il muso storto, gli manca un occhio. È un sopravvissuto al badger-baiting, un assurdo sport che prevede il combattimento feroce tra un cane forte e selvaggio e un tasso dagli artigli affilati. È così che Unocchio entra nella vita di Ray e Ray in quella di Unocchio. Entrambi, l'amore, non l'hanno mai conosciuto, sentito, toccato. Lo incontrano incontrandosi, nei gesti di cura di Ray per Unocchio, nelle leccate umide di Unocchio per Ray. Finché un brutto incidente li costringe a scappare via lontano, dove nessuno può più raggiungerli. Ed è allora che la storia, fino a quel momento raccontata con ritmi lenti, dolci e rassicuranti, si rivela in tutta la sua durezza e crudeltà, in un finale del tutto inaspettato che scioglie i nodi e dà le giuste risposte a tutti i perché lasciati in sospeso. 'Fiore frutto foglia fango' è un romanzo bellissimo. Per la delicatezza, per lo strazio e il turbamento, per la speranza e la nostalgia, per quel legame uomo - cane qui descritto in modo struggente e poetico, per l'intensità delle emozioni che al lettore arrivano ad ondate, ora violente, ora delicate. Una storia di empatia, sofferenza e speranza che difficilmente si dimentica.
Fiore frutto foglia fango
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«Da Argo a Lassie, a Buck: Sara Baume con Unocchio ci riporta alla memoria tanti cani letterari famosi. E ha ragione il suo conterraneo Joseph O'Connor quando afferma che "era da J.M. Coetzee e Cormac McCarthy che qualcuno non descriveva un animale con tanta intensità".» - Daria Galateria, Robinson - la Repubblica
"Occuparmi di te è come coltivare una pianta di ortiche. E adesso mi viene in mente che io sono stato l'ortica di mio padre, un figlio buono solo per stare in casa, dove non può pungere nessuno tranne sé stesso."
Ray, il protagonista di questo libro, è un uomo di quasi sessant'anni che vive, isolato da tutti, nella casa del padre, in una cittadina sulla costa irlandese. Un giorno, in un moto d'impulso, decide di adottare un cane impaurito, malandato e privo di un occhio. Con il suo nuovo compagno di vita, Ray riesce per la prima volta ad aprirsi, a scardinare la solitudine, in un dialogo serrato dove ripercorre la sua esistenza, dall'infanzia alla scomparsa misteriosa della madre. Quando Unocchio, però, azzanna un altro cane del paese, i due sono costretti alla fuga e si mettono in viaggio alla ricerca della libertà e della speranza. Con una musica composta di parole, colori, profumi ed emozioni, Sara Baume ci consegna un romanzo sull'amicizia tra un uomo e un cane, un'alleanza che si rinsalda giorno dopo giorno grazie a fiducia e compassione, in un inno appassionato alla stupefacente bellezza del mondo.
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Anno edizione:2018
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Ale 09 dicembre 2025Indimenticabile
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CinderElsa 31 gennaio 2022La libertà non si ottiene scappando
Due anime si incontrano, si riconoscono e si fanno compagnia in un mondo che li ha rifiutati. Si tratta di Ray, un uomo di mezza età sulla cui vita solitaria aleggia la presenza del padre defunto, e Unocchio, un quattro zampe impavido e con lo spirito libero che trova in Ray la salvezza dalle sbarre del canile. Il loro legame cresce, si fa indissolubile e per salvarlo e salvarsi fuggono in macchina per evitare che Unocchio venga riportato via a seguito di una aggressione a un bambino. Il viaggio e i continui flussi di coscienza di Ray, sotto forma di dialogo con Unocchio, riporteranno i due a casa dove bisognerà affrontare il futuro, ma soprattutto il passato. Speravo di provare più empatia per i personaggi; io adoro la mia cagnolina e dialogo con lei costantemente quindi avrei avuto voglia di immedesimarmi, ma non è accaduto. La scrittura è eccellente, l'autrice utilizza spesso termini aulici che forse spersonalizzano quello che dovrebbe essere un dialogo con il proprio cane, più diretto e con il cuore.
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CinderElsa 27 gennaio 2022Voglia di evasione
Due anime si incontrano, si riconoscono e si fanno compagnia in un mondo che li ha rifiutati. Si tratta di Ray, un uomo di mezza età sulla cui vita solitaria aleggia la presenza del padre defunto, e OneEye, un quattro zampe impavido e con lo spirito libero che trova in Ray la salvezza dalle sbarre del canile. Il loro legame cresce, si fa indissolubile e per salvarlo e salvarsi fuggono in macchina per evitare che OneEye venga riportato via a seguito di una aggressione a un bambino. Il viaggio e i continui flussi di coscienza di Ray, sotto forma di dialogo con OneEye, riporteranno i due a casa dove bisognerà affrontare il futuro, ma soprattutto il passato. Speravo di provare più empatia per i personaggi; io adoro la mia cagnolina e dialogo con lei costantemente quindi avrei avuto voglia di immedesimarmi, ma non è accaduto. La scrittura è eccellente, l'autrice utilizza spesso termini aulici che forse spersonalizzano quello che dovrebbe essere un dialogo con il proprio cane, più diretto e con il cuore.
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