FolleMente

Con questo libro Lucio Figini completa il ciclo dei romanzi ambientati a Sestri Levante che seguono come filo conduttore la vicenda di Ariel, che anche qui compare, ma non come protagonista. Una Sestri Levante sempre viva nei miei ricordi, con i suoi scorci, con i suoi angoli, le sue trattorie, magari qui è dipinta come un borgo un po’ più ricco di chiaroscuri inquietanti e non di sole brillante o di dorati tramonti. Ma l’atmosfera del nuovo romanzo richiedeva un ambiente più cupo, perché il dolore, la morte sono cupi!!! Possiamo dunque tranquillamente definire “Follemente” un “noir”, ma anche un romanzo dove la vicenda umana di Alessandro si scontra non solo con la follia del mondo ma anche con la propria follia. Che la sua vicenda umana lo abbia portato all’orlo della psicosi, è per il lettore un dato straziante ed oggettivo ma non è certamente quell’elemento predominante che può annullare quanto di positivo e di fondamentalmente bello ci siano nei sentimenti di amore e comprensione; vedi il legame con la figlia, con la madre, con Maia, con l’amico del cuore. Questi sono gli elementi, i sentimenti che ci salvano. La conclusione però è tutta da meditare. Hai seguito fino in fondo la terribile avventura con il cuore in gola e non puoi alla fine che uscirne soddisfatto! Ma ecco che le ultime due pagine ti spiazzano completamente e ribaltano la tua sicurezza. Che dire? Sulla psiche umana non c’è niente da scommettere!!!

dopo l'inizio, forse la parte meno scorrevole, ci si abitua allo stile dell'autore e si entra nella trama, avvincente nonostante alcune situazioni e passaggi meritassero un maggior approfondimento, o descrizione. in ogni caso, rende bene, e merita fino all'ultima pagina. un difetto: troppi refusi di stampa.