Fondazione anno zero

Secondo prequel al ciclo delle fondazioni vero e proprio, il romanzo si svolge su Trantor a partire da 8 anni dopo il primo prequel Preludio alla Fondazione. Il protagonista è ancora una volta Hari Seldon, impegnato nello sviluppo e nell'applicazione pratica della Psicostoria. Nonostante l'arco temporale della narrazione sia piuttosto lungo, essendo spalmato per tutta la rimanente vita di Seldon, il ritmo rimane discretamente serrato, e non mancano i colpi di scena. Occorre però fare una precisazione: il mio giudizio è assolutamente non obiettivo, essendo un amante dello spionaggio fantascientifico di Asimov e della sua affascinante teoria della colonizzazione spaziale. Voto: 8.

L'impero galattico è in declino e per evitare millenni di barbarie Hari Seldon, brillante scienziato e padre della psico-storia, ricorre alla sua scienza in grado di prevedere il futuro e condizionarlo con precisione matematica influenzando il comportamento delle masse nel corso del tempo. Le sue previsioni si avvereranno? un romanzo brillante, preludio del celebre ciclo delle Fondazioni, una delle idee più brillanti della letteratura fantascientifica. Consigliato.

L'impero è in un impercettibile declino, un collasso lento ma inesorabile che lo conduce ad una scomparsa inevitabile. Il professore Seldon sembra essere l'unico capace a percepire questo momento di decadimento. Con tutto se stesso cercherà di trovare la cura per non creare un brusco declino. La risposta, la medicina, la via, in "Futuro" sembra essere la sua Psicostoria. Un balzo nel futuro che ci lascia esterrefatti per la complessità e l'attualità della comunità; sembra quasi che il fautore della fantascienza contemporanea abbia già trovato il suo "radiante" per l'interpretazione matematica dell'avvenire.