Il rapporto tra lettore, autore e libro è un rapporto difficile, il lettore deve fidarsi di quanto scritto dall'autore e questo libro ci permette di affidarci totalmente di Elena Ferrante. Grazie Elena per permetterci di prestare attenzione alle parole e non al superfluo.
La frantumaglia. In appendice Carte 1991-2003. Tessere 2003-2007. Lettere 2011-2016. Ediz. ampliata
Questo libro ci porta nel laboratorio di Elena Ferrante, ci permette di lanciare uno sguardo dentro i cassetti da cui sono usciti i suoi due romanzi, "L'amore molesto" e "I giorni dell'abbandono".
«Elena Ferrante si mostra sapiente di sé stessa e della sua opera, che descrive, commenta, parafrasa e analizza senza incertezze.» - Stefano Bartezzaghi, la Repubblica
La scrittrice risponde a non poche delle domande che le hanno fatto i suoi lettori negli ultimi dieci anni. Dice, per esempio, perché chi scrive un libro farebbe bene a tenersi in disparte e lasciare che il testo faccia il suo corso. Dice i pensieri e le ansie di quando un romanzo diventa film. Dice com'è complicato trovare risposte in pillole alle domande di un'intervista. Dice delle gioie, delle fatiche, delle angosce di chi narra una storia e poi la scopre insufficiente.
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Autore:
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Anno edizione:2016
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Jomarch 20 gennaio 2025Grazie Elena
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chiara 23 aprile 2024Elena Ferrante è geniale
Una scrittrice speciale, leggerei qualsiasi cosa abbia mai scritto. Questo libro mi ha fatto conoscere meglio la persona dietro alle storie, tutto ciò che si deve conoscere di lei è nelle sue parole.
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Sara Virtù 05 dicembre 2017
Ho comprato questo libro per saperne di più sulle motivazioni che hanno portato Elena Ferrante a nascondere la sua reale identità. Non sono mai stata interessata a scoprire chi si nascondesse dietro questo pseudonimo, ero più che altro curiosa di sapere cosa porta uno scrittore a celarsi dietro un'identità fittizia e a non godere di tutto ciò che circonda il suo lavoro, riconoscendo anche che un lavoro che porta ad essere conosciuti da molte persone può sicuramente avere dei lati negativi. Non ho mai voluto indagare e approfondire il privato degli autori dei libri che leggo, non ho mai avuto un accanimento verso questo aspetto perché penso che alla fine nei libri che leggiamo c'è sempre qualcosa dell'autore e mi piace conoscerli in questo modo, cioè leggendo le loro opere; quindi non compredevo perchè l'autore/autrice dovesse usare uno pseudonimo e non lasciare indizi che lasciassero intuire il suo vero nome nelle interviste. Leggendo questo libro ho capito che la motivazione non si spiega in maniera semplicistica nel nascondersi. Consiglio di leggerlo per comprendere meglio il pensiero di uno scrittore/una scrittrice "quasi" anonimo/a, direi. Tuttavia ho trovato la raccolta di lettere e interviste un po' ripetitiva, a volte, nel contenuto, forse alcune di queste avrebbero potuto essere eliminate.
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