Gaetano Salvemini. L'impegno intellettuale e la lotta politica
L'attività di intellettuale e di storico di Gaetano Salvemini è sempre stata caratterizzata dall'intransigenza. A inizio Novecento, combatté contro il conservatorismo della classe dirigente liberale e impose la questione del Mezzogiorno al socialismo italiano. Fu un tenace oppositore di Giovanni Giolitti, che ribattezzò “il ministro della mala vita”. Fondò l'“Unità” e si schierò a favore dell'ingresso dell'Italia nella Grande Guerra, al fianco delle democrazie liberali. Fu tra i più strenui avversari del fascismo, tanto da essere costretto all'esilio dopo aver visto perseguitati e uccisi alcuni dei suoi allievi e amici più cari, come Gobetti e i fratelli Rosselli. Per vent'anni, in Francia, in Inghilterra e negli USA denunciò con libri e conferenze la natura autoritaria del regime di Mussolini. Infine, nell'Italia repubblicana, polemizzò contro il comunismo e la “clerocrazia” di Pio XII. Visse, come lui stesso ebbe a ricordare, molte vite: tutte, a loro modo, tragiche. Dando voce ai suoi scritti, alle lettere e ai diari, questa biografia – la prima ad apparire in Italia dopo molti anni – le racconta restituendoci il ritratto a tutto tondo di uno dei più importanti storici e intellettuali italiani del XX secolo.
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Anno edizione:2025
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