Dopo aver letto molto sui Beatles e su Lennon e McCartney, leggo questo bellissimo libro su Harrison, Qui vengono dette apertamente tutte le cattiverie dietro gli anni di successo dei Fab Four e viene mostrato ai lettori che Harrison si ritrovò a vivere per 10 anni in un ambiente malsano. Era il più giovane del gruppo e aveva un talento con la chitarra. Entrò nel Beatles col desiderio di avere il rispetto dei compagni ed essere considerato. Cantava poche canzoni e solo per dargli un contentino; quando scriveva lo faceva da solo e molte sue canzoni venivano cassate dai due leader del gruppo. Harrison aveva però molti difetti: era senza peli sulla lingua ed era mal sopportato anche da Martin che ne odiava la lentezza nello scrivere e quando incideva i suoi brani di ispirazione indiana, lo faceva senza l'apporto del resto del gruppo.. Riuscì a farsi un po' strada quando la rottura fu inevitabile e due suoi brani sono i più memorabili del gruppo Essere un Beatle era un inferno finì per dire, ma fu un inferno anche dopo lo scioglimento del gruppo, che lo costrinse a farsi leader, lui che preferiva non stare al centro. Aveva attorno a sé donne disponibili, alcool, droghe e amava la vita agiata e questo poco si adattava al suo continuo cercare l'illuminazione attraverso lo yoga e la meditazione. Incise un capolavoro, All Things Must Pass, ma fu il suo canto del cigno, ma le cose stavano cambiando anche a causa dei suoi problemi interiori e alla rottura con la moglie, che gli aveva perdonato molti tradimenti. Un libro bellissimo; una biografia completa: Lennon e George erano molto simili tra loro. Il primo però se la cavava con una certa cattivera consapevole mentre George era più ingenuo. Harrison, come ripeteva spesso, voleva solo suonare in una band, ma lo stress accumulato nei Beatles, lo resero sempre più orso, deluso dal mondo materiale e alla ricerca di quello spirituale.
