Ghost Riders
Nell'immaginario popolare contemporaneo, la parola "garage" evoca spesso cartoni animati di adolescenti delle caverne dai capelli lunghi e dai piedi a punta, con top a righe, che ululano su riff fuzz primitivi, mentre una ragazza con i piedi a go-go e un mini-abito op-art si mette a suonare un sax Farfi. Le collane di ossa di pollo sono di serie e i jeans neri sono spruzzati. Tuttavia, al di sotto di questi cliché, i conoscitori hanno sempre saputo che il suono garage degli anni Sessanta aveva un'angolazione molto più lunatica, triste e dolorosa: quella catturata da molte band della scena adolescenziale del New England, dai Fantastic Dee-Jays prima che si trasformassero nelle leggende del punk primordiale The Swamp Rats, e persino da abitanti delle cantine più incespicati come The Flat Earth Society. Questa raccolta rivelatrice scava in profondità tra i detriti dell'epoca e porta alla luce 17 ballate cupe e amare, tratte da un periodo insolitamente lungo.
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Supporto:Vinile LP
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Numero supporti:2
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Etichetta:
Disco 1
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