"Davide Lambertini perchè non ti vesti da balilla? La divisa è così bella”, poi aggiunse “sei l’unico della classe che non sei iscritto all’Opera Balilla, se non vuoi la tessera, te la regalo io”; il ragazzino ingenuamente rispose “No, mio padre non vuole”, lei non disse niente, ma questa risposta non le piacque e storse la bocca; quando David tornò a casa riferì quello che gli aveva detto la maestra, i suoi genitori gli dissero che non doveva dare quella risposta, il padre lo rimproverò più della mamma, “Devi imparare a non rivelare agli altri i fatti della famiglia, non sai che è pericoloso”. Un romanzo molto bello e affascinante per i suoi contenuti storici, avvincente e di semplice lettura. La parte sull’infanzia a Parma ai tempi del fascismo è la mia preferita in quanto i lenti e drammatici cambiamenti nella società che si avvia alla Seconda Guerra Mondiale sono rappresentati da un punto di vista periferico e ben delineato che spesso viene trascurato nelle opere che trattano lo stesso argomento: quello dei bambini e della scuola. Una lettura senza alcun dubbio consigliata.
Il giovane David
Nel romanzo si rivivono fatti salienti di un periodo del novecento che abbraccia gli anni trenta con il fascismo, la guerra, poi la fine della dittatura, il dopoguerra, e che si spinge fino agli anni sessanta, visti dall'ottica del protagonista dapprima adolescente e poi uomo maturo. Questi, nato in una famiglia borghese che non gradiva il fascismo, diventato orfano dei genitori, persa la madre per malattia e il padre a causa della guerra, ha una vita problematica, costretto a vivere con persone che non lo amano, preso da continui dubbi, in conflitto tra le sue idee, le sue passioni e la realtà della vita, a fatica, tra entusiasmi e sconfitte, riesce a costruirsi una propria esistenza, ma non mancano delusioni sia nel lavoro, sia negli amori, sia nella politica, nella quale alla fine si era rifugiato, nella vana e tutta giovanile speranza di riformare il mondo.
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Anno edizione:2021
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In commercio dal:15 novembre 2021
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Giovannis_88 10 marzo 2022Un romanzo storico personale e indimenticabile
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daniberga57 10 marzo 2022Un'esperienza
“Il giovane David” narra il declino di una famiglia borghese antifascista di Parma attraverso lo sguardo inquieto e malinconico del suo unico erede rimasto orfano, David, prima bambino poi adulto, in una fase del novecento percorsa da continue e profonde trasformazioni geopolitiche e sociali. La prima parte del romanzo è ambientata a Parma dagli anni trenta del fascismo fino alla guerra e alla fine della dittatura, mentre la seconda e le successive mostrano gli anni del dopoguerra fino agli anni sessanta, con cambiamenti di sfondo ricorrenti che seguono gli spostamenti del protagonista, che si trasferisce a Napoli dopo aver perso i genitori e successivamente a Ragona. Lo stile è lineare, spontaneo, la trama verosimile e coinvolgente grazie al lavoro di ricerca dell’autore e alla cura dei particolari geografici, storici e culturali che rendono quest’opera non solo credibile ma attraente, in grado di regalare al lettore un’esperienza di vita autentica, educativa e indimenticabile in un’epoca ricca di storia.
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