Glosse a Heidegger
Un Heidegger ormai anziano, prossimo «all'ora che non ha sorelle» (Celan), lamentava che il suo pensiero fosse preda di continui fraintendimenti: «non comprendono quello che ho pubblicato». Avrebbe dovuto, invece, rallegrarsi di questo fatto, perché è proprio di un classico suscitare dietro di sé «un pulviscolo di discorsi critici» (Calvino), scatenare una miriade di «disletture» (Bloom), che vanno dalla semplice ripetizione differenziata, passando attraverso alterazioni più o meno accentuate, per approdare infine a fertili (e creative) dislocazioni (Erörterungen) - le stesse messe in campo da Heidegger nelle interpretazioni dei grandi filosofi del passato. Anche questo lavoro non si sottrae a quella logica inevitabile, non avendo tanto l'obiettivo di esporre «ciò che ha veramente detto» Heidegger, quanto piuttosto interrogare, del suo pensiero, i margini e i bordi, le eventuali aporie o contraddizioni, le opacità e i silenzi, vale a dire i luoghi in cui un senso consolidato si rimette in gioco, là dove è in gioco la partita del senso, l'oggetto privilegiato di quella «scienza del senso» (Weil) che è la filosofia.
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Anno edizione:2021
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In commercio dal:4 marzo 2021
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