Bette Smith, membro della New York Blues Hall of Fame, torna con il suo terzo album in studio - "Goodthing" - una trionfale iniezione di musica soul e gospel nel rock & roll. Prodotto dal produttore Jimmy Hogarth, vincitore di un Grammy (Amy Winehouse, James Bay, Paulo Nutini, Sia), l'album mette in mostra la propensione di Bette Smith per un soul rock piacevole, grazie alla sua caratteristica voce rauca e soul ispirata alle leggende Tina Turner, Aretha Franklin ed Etta James. Tracciando alcuni elementi del suo sound nella sua infanzia nella rude Bedford-Stuyvesant, Brooklyn, Bette collega la musica soul che sentiva agli angoli con la musica gospel che ascoltava in chiesa e in casa ogni fine settimana: "Mia madre non ascoltava altro che gospel", ricorda, citando Mahalia Jackson e il reverendo James Cleveland come altre influenze. L'album vede il suo sound scalare nuove vette, e si basa sui riconoscimenti ricevuti con il debutto del 2017 "Jetlagger" e con "The Good, The Bad, and The Bette" del 2020; la sua enorme gamma e potenza, combinata con l'energia contagiosa di "Goodthing", solidificano la sua posizione di autentica e dinamica artista soul in ascesa, una forza iconica della musica.)