Il grande labirinto

A cavallo tra anni '90 e primi 2000 ci fu una vera e propria rinascita del rock progressivo italiano, che vide la nascita di numerose formazioni dedite a sonorità che si credeva irrimediabilmente perse nelle pieghe del tempo. Tra i principali fautori di tale rinascita ci fu La Maschera di Cera, band che univa membri dei già noti Finisterre (Fabio Zuffanti, Agostino Macor, Marco Cavani) alla voce espressiva di Alessandro Corvaglia, già collaboratore di Zuffanti nel progetto “Merlin – The Rock Opera”, e al flauto di Andrea Monetti (Alhambra, Ku, Embryo). "Il grande labirinto", pubblicato originariamente nel 2003, è il secondo album de La Maschera di Cera: sulla scia dell'omonimo esordio dell'anno precedente, questo secondo lavoro enfatizza i toni drammatici dei temi proposti, avvicinando il sound del gruppo a quello oscuro e contorto dei migliori ed epici Van Der Graaf Generator. In questo senso la poderosa suite "Il viaggio nell'oceano capovolto", divisa in due parti per un totale di circa 34 minuti, si propone come una versione rimodernata, ma non per questo esente da magia e mistero, della famosa "Plague of Lighthouse Keeper" dei già citati Van Der Graaf. Gli altri tre brani dell'album sviluppano tematiche legate al prog italiano degli anni Settanta, riletto attraverso l'inconfondibile lente de La Maschera di Cera. Un album che riesce quindi a migliorare ulteriormente quanto espresso dalla band nel disco precedente, per il quale è possibile utilizzare senza remore il termine 'capolavoro'. Imperdibile! Edizione in CD papersleeve con due bonus tracks!