La grande scommessa

Non è una lettura semplice (ne guadagna valore il breve glossario, in calce) e, probabilmente, non sarà affascinante come la sua trasposizione cinematografica. È la narrazione, competente e con rigore scientifico, di eventi effettivamente accaduti e di personaggi reali, rappresentati e descritti con la penna di chi li ha studiati, seguiti, inseguiti, vissuti direttamente e, ancor prima, in qualche misura, profetizzati. Michael Lewis introduce, uno per volta, i protagonisti, sul suo proscenio, quasi a voler che si presentino, da soli, in una specie di provino teatrale. La storia, nota, è quella di un sistema finanziario ingolfato e imploso, a causa delle proprie, intrinseche, incongruenze; perché, nei mercati finanziari, sì come nella vita, le persone vedono solo quello che vogliono o possono vedere. E, allora, il castello di carta dei mutui subprime diventa la grande scommessa ideale per quattro outsider, per quattro underdog, per quattro persone delegittimate, agli occhi dei soloni, per il loro background e per l'impopolarità delle loro decisioni. La grande scommessa di bancare un intero sistema.

Bellissimo libro per chi è appassionato di economia e ha la voglia di affrontare temi un po’ più tecnici. Il libro è scritto bene ma utilizza molti termini specifici, e rischia di essere complicato da leggere per chi si approccia per la prima volta al tema.

Qualità generale e rilegatura ottime, questa edizione italiana è molto buona. Sono nel bel mezzo della lettura. Avevo un po' timore di imbarcarmi nella cosa, essendo totalmente ignorante in materia di finanza. L'autore però scrive in modo fantastico. La lettura è scorrevole, chiara ed entusiasmante (a tratti a dire il vero inquietante). Pertanto consiglio la lettura anche a coloro che, come me, non ne capiscono niente, ma vorrebbero comunque comprendere i meccanismi che hanno portato ad uno dei più grandi disastri della storia contemporanea.