I filosofi greci in TV. A far cosa? Giovanna Zucca, dopo il fortunato MANI CALDE, passa dal corpo alla mente, suoi maggiori interessi. Vorremmo vivere meglio, il passato potrebbe insegnarcelo. Il ritorno dei pensatori incuriosisce? Avremmo preferito che lo sbarco di Aristotele (non Onassis!), Cartesio (ah!, i piani cartesiani alla scuola media!), Empedocle (quello del porto?), Epicuro (i suoi precetti sarebbero sufficienti per vivere meglio), Pitagora (quello della tavola matematica), e Platone (padre dell'amore immaginato) fosse avvenuto in un'arena più colta, meno di parte del salotto televisivo. I filosofi alzeranno il livello? Ci vuol maggior filosofia, dal passato – portatore di civiltà, diritto, giurisprudenza - non abbiamo ancora imparato. Come metter insieme i maestri del pensiero? Perché han ceduto all’invito? Forse, perché l'era moderna, non é loro piaciuta, nulla è cambiato dai loro tempi: senza la cura della cosa pubblica, resta l'arricchimento di pochi e l'impoverimento di molti. Senza educazione al bene e al giusto, nessun futuro é possibile: malcostume e corruzione piegheranno la società su stessa. Filosofeggiamo per uscire dall’ignoranza, discutiamo di etica e politica: siamo nati per stare in mezzo ai nostri simili. Tragiche esperienze della storia han portato certi popoli a dotarsi della democrazia, per perseguire il bene del singolo nella collettività. I filosofi non concordano sugli argomenti, appartenendo a scuole di pensiero diverse, ma han grande civiltà nell'interloquire. Grande esempio, per noi oggi abituati a urlatori beceri e cortigiane sgambettanti. Saran sei filosofi veri, o una trovata goliardica, nella nullità dei programmi televisivi? La filosofia non è disciplina per pochi. Il mondo, la vita, da dove veniamo, dove andiamo: tutti facciam filosofia quando pensiamo, viviamo, riflettiamo sull'essere e sull’avere, ricerchiamo la felicità a ogni costo. Chi filosofeggia sogna? Riconoscere di non sapere é già una consapevolezza.
Guarda, c'è Platone in Tv! Come i filosofi antichi ci insegnano a vivere il presente
È estate inoltrata ma Bruno Vespa va in onda lo stesso con uno speciale di "Porta a Porta" e ospiti davvero eccezionali. Non a caso, si parla di un evento senza precedenti, con tanto di collegamenti satellitari e colpi di scena "metafisici". La puntata ha inizio e in studio ci sono già il "divino" Platone, Aristotele di Stagira ed Epicuro da Samo; confusi nel pubblico, invece, Gianni Vattimo, Massimo Cacciari e Luciano De Crescenzo. Ed ecco che Vespa annuncia l'arrivo dei filosofi Pitagora ed Empedocle che entrano tra gli applausi e i commenti degli altri invitati per dare il via allo scontro mediatico più atteso dell'anno nonostante la sesta, canonica poltrona resti enigmaticamente vuota. L'oggetto della discussione è la virtù come bene comune e nella vera e propria diatriba che si scatenerà in diretta tra i saggi riuniti per l'occasione ad averla vinta sarà il buon senso dei telespettatori a casa che, applicando i principi antichi alla situazione, anche politica, di oggi traghetteranno gli augusti filosofi e le loro teorie verso un conciliante e ottimistico lieto fine.
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Anno edizione:2012
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