Un libro davvero magnifico. Acquistato per uso universitario ma è un libro che mi ha incuriosita fin da subito e mi ha tenuta incollata alle pagine. È bello imparare dalla storia e questo libro ci riesce a pieno. Davvero ben scritto, parla di temi importanti e pieni di sentimenti,
La guerra grande. Storie di gente comune
Uomini che furono chiamati a far parte della grande macchina della guerra e ne conobbero la dimensione smisurata e ineluttabile. Che vissero in prima persona la ritirata di Caporetto, che patirono la fame nei campi di prigionia, che tornarono a casa talvolta menomati per sempre. Donne che si assunsero il carico del lavoro e della crescita dei bambini, che attesero i mariti, i padri, i fratelli, i figli, che soccorsero i soldati con la loro forza morale o si presero cura dei loro corpi come infermiere volontarie. Questo libro ricostruisce la storia della prima guerra mondiale attraverso le storie di persone comuni che ne furono coinvolte e travolte. Per far riemergere la trama vissuta e sofferta della guerra si affida al fiume carsico delle scritture inedite, fragili e spesso incerte, prodotte dai protagonisti a volte nel fondo di una trincea o nella baracca di un campo di concentramento, nel corso del conflitto ma anche dopo. Le lettere inviate a casa dal fronte e dalla prigionia e viceversa, i taccuini, i diari, le memorie scritte a distanza di tempo, gli album con le dediche dei malati alle infermiere danno un volto, un nome e un cognome, una storia alle speranze e alla disperazione di chi uscì vivo dal conflitto e di chi ne fu inghiottito.
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Edizione:3
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Anno edizione:2016
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Benedetta 11 marzo 2022
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SILVANA PEDULLA' 31 luglio 2015
E' per me difficile descrivere la grandiosità di quest'opera, i ricordi di un tempo devastante e ingiustificabile è sempre e comunque doloroso. Un grazie poderoso allo scrittore per la delicatezza e per il riserbo con i quali ha raccolto e nel contempo espresso i sentimenti e le angosce dei combattenti e delle loro famiglie.
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DONATA SCHIANNINI 10 marzo 2015
La grande guerra (1915-18) negli scritti di soldati, quasi tutti non graduati, spesso semianalfabeti, che in qualche modo sono riusciti a scrivere lettere e cartoline, a tenere diari, o che hanno scritto memorie a guerra finita. Per chi ha interesse per la storia, ma anche per chi, come me, ha interesse per la storia della cultura e soprattutto della lingua italiana. Un punto di vista del tutto nuovo su un pezzo della nostra storia sul quale è stato scritto di tutto, ma non ancora questo.
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