Immagine-desiderio. Contributo ad una genealogia del moderno
In apertura del suo lavoro sul cinema, Deleuze ha descritto come esso aspiri a porsi come una "tassonomia, tentativo di classificazione delel immagini e dei segni". Ciò costituisce la base di aprtenza di Immagine-desiderio, che articola una ricerca sulla potenza controversa dell’immagine da Spinoza a Virilio. Il motivo-guida di questo studio è così riassumibile: se il mondo moderno è caratterizzato anche dalla traduzione sempre più "accelerata" della natura in artificio, allora l’anima informazionale di questo processo può essere sondata attraverso una ricostruzione dei percorsi di trasformazione/metamorfosi dell’immagine, a aprtire dalal sua prima versione "classica" (riassumibile nel fatto che ciò che importa sta dietro ad essa) che ci appare oggi, nel tempo delle nuove immagini elettroniche e videografiche, sempre più lontana. Da quest’ultima convinzione si origina una riflessione sulle molteplici versioni della potenza dell’immagine, che aspira a evidenziare le valenze anche etico-politiche in opposizione ai ricorrenti tentativi di dissipare la portata, i sensi e i significati.
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Anno edizione:1999
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