Colamedici lo ha scritto con chatgpt. Un bel fake
Infocrazia. Le nostre vite manipolate dalla rete
Con la forza che l’ha reso celebre, il filosofo che sta riscrivendo la mappa concettuale del nostro tempo traccia un ritratto argomentato ma implacabile dell’èra in cui viviamo. Perché capire davvero ciò che sta accadendo è l’unico modo di resistere.
«Nel regime dell’informazione essere liberi non significa agire, ma cliccare, mettere like e postare». La digitalizzazione sta da tempo interessando anche la sfera politica e gli sconvolgimenti che produce nel processo democratico e nelle nostre vite sono massicci, epocali. Storditi dalla frenesia della comunicazione a ciclo continuo, ci ritroviamo impotenti di fronte a un sistema che trasforma l’essere umano in una miniera di dati da estrarre. Il nostro modo di pensare e intervenire nel mondo, il nostro rapporto con la verità stanno inesorabilmente cambiando. Siamo apparentemente liberi, ma incapaci di discutere. Immersi nell’infocrazia, nella quale libertà e sorveglianza coincidono, assistiamo al tramonto dell’epoca della verità.
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Anno edizione:2024
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Comevava 19 aprile 2025Chatgpt edit
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virgola bil 31 marzo 2025cambiamento climatico
Credo l'errore più grande si possa fare leggendo questo libricino sia pensare si tratti di un libricino. Si potrebbe pensare che tutto quello che è scritto è trito e ritrito e si sa già. Da ignorante dico che secondo me non è affatto così. Dei "sudditi" ne ha scritto Massimo Fini & Co. Alzi la mano chi non ha mai pensato di non essere abbastanza in democrazia ma di avere intatto un seppur minimo potere decisionale in cabina elettorale (anche se la gente sembra esausta di sacro e profano disertando chiese e urne). Orwell e Foucault ci hanno parlato di vigilantes ovunque. L'errore più grande è pensare che tutto questo si sappia ed è un prezzo equo da pagare perchè avere con un click è comodo. Farci credere di sapere e poter governare quel che diamo è alla basa della subdola infocrazia. Quanto e cosa barattiamo in cambio dei nostri dati e perchè diamo spesso consapevolmente ma anche inconsciamente? Mi viene in mente Ugo Mattei che in una sua lezione diceva di aver comprato un cellulare ma di non poterlo usare senza l'accettare il consenso a darsi. Galimberti con le sue divulgazioni sul tempo della tecnica, quanti ne hanno parlato? Eppure in questo libretto tutto è così lucido, chiaro, trasparente come noi stessi diventiamo. Un libretto da leggere per sopravvivere e avanzare qualcosa di noi stessi per noi stessi, soprattutto in questo clima caldo di scontri geopolitici. Testo tutt'altro che banale e aperto a molte riflessioni e similitudini che difficilmente si farebbero largo in una testa illusa di sapere già.
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Giuseppe 31 dicembre 2024Nulla di nuovo .
Ho avuto l'impressione di leggere la trascrizione erudita di discorsi già noti.
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