The Intangible Between

Da tempo il pianista e bandleader Orrin Evans si riferisce alla sua Captain Black Big Band e alla famiglia allargata dei fan come al suo “villaggio”. E grazie ad esso l’ensemble ha conquistato una nomination ai Grammy e la reputazione di essere una delle band più emozionanti e stimate del modern jazz. Ed è proprio il crescente affiatamento di questo “villaggio” che emerge in “The Intangible Between” grazie a uno stile collettivo conciso e calibrato e ad assoli vivaci. Il disco è anche espressione della politica di Evans di tenere la “porta aperta” a collaboratori vecchi e nuovi, in maniera da affiancare veterani e nuovi arrivati in un costante alternarsi: dal trombettista Sean Jones, con Evans da più di un decennio, ai contrabbassisti Eric Revis e Dylan Reis, i batteristi Anwar Marshall e Mark Whitfield Jr. e i sassofonisti Immanuel Wilkins, Troy Roberts e Caleb Wheeler Curtis, fino al bassista Luques Curtis e altri. In “The Intangible Between” il Villaggio parla all’unisono, facendo sentire forte e chiara la sua voce contagiosa.