Non tradotto in italiano, è una raccolta di brevi articoli sulle tematiche più disparate e da cui emerge la parte più intima dell'animo dello scrittore ceco, con i suoi lati più ordinari e prosaici, il suo amore per le piccole cose. Conoscere l'indole di un autore a partire dalla sua opera non è mai un'operazione banale, anzi può persino risultare un compito ingrato, fine a sé stesso o, peggio, privo di riscontri nel reale. Tuttavia qui riusciamo a farci un'idea piuttosto ampia almeno della formazione filosofica dello scrittore e della sua nom comune capacità di osservazione. Ma anche chi non stesse cercando "accademicamente" potrebbe senza dubbio trovare... Cosa? Spunti di riflessione su cosucce così piccole da apparirci scontate: eppure non ci vorrà molto perché ci venga il dubbio se lo siano davvero, così banali. Nonostante l'estrema quotidianità degli argomenti trattati, l'autore ha il pregio di ammantarli di una vena poetica capace di creare nel lettore nostalgia per qualcosa che non gli è mai appartenuto. Si diletta a descrivere i "fiori di ghiaccio" sui vetri, le avvisaglie della primavera, il gioco del cerchio, le stazioncine ferroviarie sperdute, le luci della sera o Praga sotto la neve. E così ci dilettiamo noi a leggerne, anche a piccole dosi, come se stessimo guardando su un mondo che non esiste più.
