La dimensione, o, con una locuzione diventata di moda "modalità", RACCONTO si pone nel panorama letterario quasi come un genere. Un genere che personalmente ho sempre apprezzato a cominciare da E. Hemingway. E, ancora una volta, la casa editrice SUR, mi ha regalato emozioni importanti con questo inedito di Ricardo Puglia, pubblicato nel 1967 in Argentina e con una interessante prefazione dell'autore del 2006. Si tratta di 15 racconti che spaziano nel tempo tra storia e attualità - impegno politico, che dipanano sentimenti tra amori e delusioni, che esplorano la psiche, la memoria, la nostalgia. Il tutto con un sottofondo portegno che profuma di tango. Su tutti due racconti emergono tra gli altri: "Tenera è la notte" e "Un pesce nel ghiaccio". Una vera delizia! Per il primo, struggente incontro con un amore che non vuole sparire dal cuore e dalla mente, ritengo opportuno riportare il commento di Piglia, nella sua prefazione, : "...è uno dei miei racconti preferiti...il titolo è una testimonianza della ammirazione per Scott Fitzgerald anche se, a dire la verità il tono è influenzato dai "Sotteranei" di Jack Kerouac e soprattutto dall'ultima frase del suo libro. "And I go home having lost her love. And write this book."". Il secondo è un vero capolavoro, di grande intensità ed emozione (l'ho già riletto tre volte) e vede il debutto del personaggio di Emilio Renzi (che poi comparirà in altre opere dell'autore). Anche qui c'è l'incontro con una donna del passato - Inés. Un fantasma forse, come quello di Cesare Pavese. Renzi si reca nelle Langhe per visitare i luoghi in cui il nostro grande scrittore scrisse le sue indimenticabili poesie e il suo Diario 1935 - 1950 - "Il mestiere di vivere". Soprattutto riscostruisce l'ultima settimana di vita di Pavese, che ha già preso la decisione di togliersi la vita, preannunciata a Davide Lajolo con una lettera datata 25 agosto 1950. Verrà la morte e avrà i tuoi occhi!!!
