Irlanda del Nord, conflitto ed educazione
"Forse il lettore crederà che quello che leggerà sia pura retorica. Ho però imparato che non ci sono buoni e cattivi ma solo esseri umani. Ho visto il bisogno di un pensiero non violento e l’importanza dell’utopia, intesa secondo il pensiero del gran educatore Paulo Freire come 'l’unione indissolubile di denuncia e di annuncio', ovvero l’abilità di guardare alla realtà, capirla e poi di aver il coraggio di guardare se stessi e da lì incominciare a indicare l’ingiustizia e lavorare per creare il nuovo, impegnarsi perché il cambiamento avvenga. Ho anche imparato che la paura e il trauma si trasmettono. Ho visto che la paura genera violenza. Nell’Atto Costitutivo dell’Unesco è scritto che 'le guerre hanno origine nella mente degli uomini, è nella mente degli uomini che devono essere costruite le difese della pace'. Questo è ciò che fanno i volontari di PIPS e chi lavora al Trauma Centre, per esempio tutti gli educatori che mettono in gioco se stessi ogni giorno nei centri della pace di cui tratto nel lavoro di ricerca." (L'autrice)
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Anno edizione:2018
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