Istoria d'Ippolito Bondelmonti e Dianora Dè Bardi. Cittadini Fiorentini
In 16, cm 8,5 x 15, pp. 24. Brossura muta coeva. Privo all'origine del frontespizio con titolo in testa all'inizio del testo. Edizione popolare in versi di questo poemetto che narra le vicende legate all'amore tra due giovani appartenenti a famiglie rivali. Questi si accordano affinchè Ippolito entri furtivamente una notte in casa di Dianora la quale lo avrebbe fatto salire nelle sue stanze calandogli una corda. Sfortunatamente mentre stanno effettuando il disegno, Ippolito viene sorpreso dal Bargello e condotto davanti al podestà. Questi, per non disonorare la fanciulla, si accusa dichiarando di aver voluto entrare in casa per compiere un furto. Condannato quindi alla forca, chiede di poter passare mentre viene portato al patibolo, sotto casa dell'amata, la quale, appena lo vide corse ad abbracciarlo svelando la vera ragione della pietosa bugia. Il giovane fu così assolta e per il gran gesto le due famiglie si riappacifcarono permettendo anche il matrimonio tra gli amanti. Lunga fu la disputa se questa novella molte volte rimaneggiata fosse legata a un fatto storico, anche se sembrerebbe esser stata storia di fantasia. Rara edizione stampata da Francesco Bertini, editore e libraio lucchese che successe, a partire dal 1805, a Domenico Marescandoli. ultimo dei discendenti di questa famiglia di stampatori, noti per la gran produzione di edizioni popolari, piccoli libri popolari, ascetici e profani, spesso vendute da librai girovaghi. Giannini, La poesia popolare a stampa... I, p. 285. Nessun esemplare in Opac.
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<p>In 16, cm 8,5 x 15, pp. 24. Brossura muta coeva. Privo all'origine del frontespizio con titolo in testa all'inizio del testo.&nbsp; Edizione popolare&nbsp; in versi di questo poemetto&nbsp; che narra le vicende legate all'amore tra due giovani appartenenti a famiglie rivali. Questi si accordano affinch&egrave; Ippolito&nbsp; entri furtivamente una notte in casa di Dianora la quale lo avrebbe fatto salire nelle sue stanze calandogli una corda. Sfortunatamente mentre stanno effettuando il disegno, Ippolito viene sorpreso dal Bargello e condotto davanti al podest&agrave;. Questi, per non disonorare la fanciulla, si accusa dichiarando di aver voluto entrare in casa per compiere un furto. Condannato quindi alla forca, chiede di poter passare mentre viene portato al patibolo, sotto casa dell'amata, la quale, appena lo vide corse ad abbracciarlo svelando la vera ragione della pietosa bugia.&nbsp; Il giovane fu cos&igrave; assolta e per il gran gesto le due famiglie si riappacifcarono permettendo anche il matrimonio tra gli amanti.&nbsp; Lunga fu la disputa se questa novella molte volte rimaneggiata fosse legata a un fatto storico, anche se sembrerebbe esser stata storia di fantasia.&nbsp; Rara edizione stampata da Francesco Bertini,&nbsp; editore e libraio lucchese che successe, a partire dal 1805, a Domenico Marescandoli.&nbsp; ultimo dei discendenti di questa famiglia di stampatori, noti per la gran produzione&nbsp; di edizioni popolari, piccoli libri popolari, ascetici e profani, spesso vendute da librai girovaghi. Giannini,&nbsp; La poesia popolare a stampa... I, p. 285.&nbsp; &nbsp;Nessun esemplare in Opac.</p>
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Anno edizione:1818
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