Direi che quella di prendere una pausa di riflessione con la Evanovich, prima di proseguire la saga delle avventure di quel "disastro che aspetta solo di accadere", alias Stephanie Plum, è stata una buona idea. Lo è stata perché questo è il tredicesimo capitolo e la storia è sempre la stessa: Stephanie si ritrova nei casini e non sa perché, Ranger e Morelli la aiutano, tutto si risolve per il meglio; tutto questo alternato a qualche siparietto con Lula che fa più danni che altro, e ogni tanto Janet ci fa la grazia di introdurre di far fare qualcosa anche alla mia adorata Nonna Mazur (non me ne frega niente di come l'abbiano rappresentata nel film, per me resta sempre uguale uguale a Zia Jetta de "La Tata"). L'unica cosa che cambia è chi è il disgraziato di turno ammazzato/rapito e quale macchina/edificio farà saltare in aria questa volta Stephanie. Perché continuo a leggere questa serie? Perché alla fin fine è divertente :D
