Non saprei definirlo se non assurdo, ma mica poi tanto. E' un palese ritratto irriverente degli chef che oramai abitano i palinsesti televisivi in ogni fascia oraria. Acrobati degli abbinamenti, altamente egocentrici e improbabili in altri contesti. Credo che Antonio Albanese, come spesso fa quando crea un personaggio teatrale, abbia raccolto le storie di persone alle dipendenze di personaggi simili e che poi abbia esagerato, ma non troppo, alcuni degli aspetti del protagonista del libro.
Lenticchie alla julienne. Vita, ricette e show cooking dello chef Alain Tonné, forse il più grande
«Molti sono i cuochi, ma c'è un solo Alain Tonné. Io l'ho conosciuto una notte sul molo di Marsiglia, sedeva nell'ombra, accarezzava distratto un polipo e osservando un cormorano mormorava: "Arrosto? Scottato al sale dell'Himalaya? Emulsionato con vellutata di alghe?". Mi ha subito fatto pensare a un uomo tormentato da qualcosa: un rimpianto amoroso, un traguardo non raggiunto, parole non dette, droghe avariate. Scusandomi con il polipo, mi sono seduto accanto a lui e gli ho chiesto di raccontarmi la sua storia. Lui mi ha squadrato per lunghi minuti, poi ha detto: "Non ti parlerò del torero". Ho annuito. Ha raccontato. Così, senza un perché, ho colto il segreto delle sue grandi ricette, delle Alghe sferificate all'alito di cernia e del Riso tatuato all'incenso, dei Vicini al sale e del Pollo Pollock, creazioni con cui lo Chef si è proiettato ben oltre i confini dell'alta cucina, della sperimentazione gastronomica e del buonsenso, entrando nel mito. E ho ascoltato le storie dei suoi trionfi planetari, dal Fuorissimo Salone di Sondrio allo show cooking al Forum di Davos, dal rinfresco fatale per un nobile scozzese fino a una memorabile sfilata di moda sulla cupola di San Pietro. Ma poi... Poi non so se mi sono addormentato, o se accarezzare i polipi abbia effetti lisergici. So che mi sono risvegliato il giorno dopo, solo sul molo, con una gran fame e nessuna traccia di Alain Tonné. Stretto nella mano sinistra avevo un biglietto con scritto: "Senta, il cormorano lo faccia in crosta, come il gabbiano"».
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Anno edizione:2019
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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LuisaMG67 06 ottobre 2022Alain Tonnè - olè
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Ilenia Campanella 15 marzo 2019
Lettura leggera e divertente.
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Bravo Antonio Albanese, ha colto perfettamente l'ambiente, il crescendo del settore che ci viene proposto quotidianamente, su tutti i canali, da donna che ha lavorato e lavora, che deve quadrare un bilancio e si è accorta da tempo che la qualità biologica del cibo ha lacune drammatiche soprattutto per le future generazioni, l'imperversare dei cuochi e le gare sono un'offesa. La propaganda per ammorbidire i problemi e spostare l'attenzione dalle scelte determinanti per la reale qualità passa anche attraverso il cibo e la sua onnipresente e appariscente presentazione, condita da opinioniste/i, o sedicenti esperte/i per rendere appetibile lo spettacolo. Mi sono divertita, rilassata e l'ho regalato a amiche e amici, anche appassionati, ma attenti alla produzione biologica e allo spreco di cibo.
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