molto scorrevole e delicata. Fa tornare a Costantinopoli, fra oriente e occidente
Lettera a una ragazza in Turchia
Con la maestria che è solo dei grandi narratori, Antonia Arslan ripercorre le vicende delle sue antenate armene, tessendo un racconto che si dipana attraverso un filo teso dai tempi antichi per arrivare fino ai giorni nostri.
"Tu devi avere un coraggio nuovo, mia ragazza di Turchia. Ti vogliono rimandare indietro a tempi lontani, mentre a te piacciono capelli al vento e gonne leggere, ascoltare musiche forti, andare a zonzo con gli amici e sentirti uguale a loro. Vorresti lottare a viso scoperto. E invece dovrai scoprire di nuovo il coraggio sotterraneo dei deboli, l'audacia che si muove nell'ombra, e cercare nella tua storia antica le ragioni e la forza per sopravvivere." Queste le parole di Antonia Arslan nella sua lettera immaginata a una ragazza turca. Con la maestria che è solo dei grandi narratori, Antonia Arslan ripercorre le vicende delle sue antenate armene, tessendo un racconto che si dipana attraverso un filo teso dai tempi antichi per arrivare fino ai giorni nostri. Perché la paura subdola che ci colpisce ogni giorno, le oscure premonizioni che si propagano da Oriente a Occidente, da Istanbul a Bruxelles, sono le stesse delle donne armene che si sono sacrificate in nome della libertà. L'antidoto contro la paura è la memoria, è il tappeto di storie di chi ha subito un ribaltamento del suo mondo all'improvviso.-
Autore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2019
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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crunch 12 agosto 2022lettura piacevole
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Leggere Antonia Arslan è sempre un grande insegnamento e un piacere, soprattutto quando narra della sua Anatolia e di quella saga familiare che è riuscita a ricostruire partendo dai racconti del nonno Yerwant sotto un glicine di montagna e da cui trasse "La masseria delle allodole". La Arslan fa nostra la sua storia personale, faticosamente ricostruita, e la inserisce nella grande Storia taciuta troppo a lungo: si tratta del genocidio degli Armeni. La Arslan riscopre questa storia con minuziose ricerche familiari e storiche e attraverso i volti delle poche foto ci racconta ciò che fu degli Armeni all'inizio del secolo scorso. Oggi torna alle stampe con una lettera ad una ragazza turca per narrarle ciò che fu, ciò che successe nella sua terra un centinaio di anni or-sono e perché questa ragazza possa, con gli occhi del passato e con l'insegnamento della Storia, guardare al futuro, il suo e del suo popolo.
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