(Château-Letard, Rennes, 1520 ca - Rennes 1591) scrittore francese. Uomo d’armi e di legge, deve la sua fama ai tre dialoghi dei Discorsi rustici (Propos rustiques, 1547), che si immaginano svolgersi tra quattro contadini e che colgono con felice immediatezza l’atmosfera della vita di villaggio. Intento dei Discorsi, scritti in una lingua vigorosa e gustosa, è il vagheggiamento di un mondo contadino tradizionale e patriarcale, minacciato dalle nuove idee e dalle guerre civili. Meno vivaci e originali Le futilità d’Eutrapel (Les baliverneries d’Eutrapel, 1548) e i Racconti e discorsi di Eutrapel (Les contes et discours d’Eutrapel, 1585), che si rifanno, nei temi e nello spirito, a Rabelais.