(Rio de Janeiro 1885 - Lloret de Mar 1972) critico ed erudito spagnolo. Ha insegnato nell’università di Madrid e, dopo aver scelto nel 1939 la via dell’esilio, nelle università di Buenos Aires e di Princeton. Allievo di Menéndez Pidal e di Giner de los Ríos, ha compiuto importanti studi sulla lingua, la letteratura, la religiosità e la cultura spagnola. Le sue opere, sorrette da profonda preparazione filologica e storica, racchiudono una visione complessa e ricca della civiltà ispanica, dove gli apporti del mondo arabo e di quello ebraico sono opportunamente rivalutati. Di lui si ricordano soprattutto: Lingua, insegnamento e letteratura (Lengua, enseñanza y literatura, 1924), Il pensiero di Cervantes (El pensamiento de Cervantes, 1925), Aspetti del vivere ispanico (Aspectos del vivir hispánico, 1949), La Spagna nella sua realtà storica (La realidad histórica de España, 1954).