(Genova 1692 - Parma 1768) poeta italiano. Rinunziò ai voti religiosi e divenne poeta di corte a Parma. Fu noto soprattutto come autore di versi sciolti, ma il meglio delle sue Opere poetiche (10 voll., postumi, 1779) è nelle canzonette erotico-mitologiche (Navigazione di Amore, L’isola amorosa) che, forse ispirandosi ai celebri quadri di Watteau (L’imbarco per Citera, L’isola incantata), svolgono il tema settecentesco dell’evasione nell’isola dell’amore, un regno beato che si conquista con l’esercizio congiunto della poesia e della galanteria. A F. si deve l’invenzione del cosiddetto sonetto «eroico», celebrante in forme sonore figure e momenti della storia romana (L’ostracismo di Scipione, Annibale vincitore ecc.).