(Livorno 1888 - Gorizia 1915) scrittore italiano. Giornalista (diresse, tra l’altro, il «Nuovo Giornale» di Firenze), partecipò come volontario al primo conflitto mondiale e cadde in combattimento. Lasciò scritti di diversa natura: studi critici su Dante, novelle, racconti per bambini, lettere e opere di saggistica morale. In queste ultime, tutte pubblicate postume, l’autore (convertitosi al cattolicesimo nel 1914 dopo una giovinezza improntata a certo carduccianesimo anticlericale) compie una appassionata esplorazione del proprio io, pervaso dal senso della morte e volto alla rassegnazione, al rifiuto del mondo, alla ricerca del divino: Testamento spirituale (1915), Colloqui (1916), Ultimi colloqui (1919), Confessioni a Giulia (1920).