(Marburg, Drau, 1882 - Vienna 1971) scrittore austriaco. Fu autore di Poesie (Gedichte, 1919-53), di racconti scritti in una prosa asciutta e non priva di inflessioni dialettali (Racconti latini, Lateinische Erzählungen, 1904; Barbara Naderer, Barbara Naderers Viehstand, 1914; L’ondina del Danubio, Das Donauweibchen, 1937), e soprattutto di opere teatrali (La sacra rappresentazione degli apostoli, Das Apostelspiel, 1923; I sette contro Tebe, Die Sieben gegen Theben, 1932), che si riallacciano alla vena umanistico-cristiana della tradizione popolare austriaca. Da ricordare anche i drammi La tragedia dei Nibelunghi (Der Nibelunge Not, in 2 parti, 1944-51), che segue fedelmente la saga nibelungica, Giovanna d’Arco (Jeanne d’Arc, 1956), Paracelso e l’alloro (Paracelsus und der Lorbeer, 1964) e Il giardino di Paracelso (Der Garten des Paracelsus, postumo, 1974).