(Brooklyn, New York, 1930-1995) scrittore statunitense. Figlio di immigrati russi, ispirato dagli autori della diaspora americana, da S. Bellow a B. Malamud, è autore di riferimento del postmoderno americano. Allusivo, autoironico, felicemente in bilico fra tragico e comico, appunta il suo sguardo impietoso sugli «interni» della borghesia americana. La sua scrittura polimorfa, rapsodica, svagata, densa, barocca, si muove tra incalzante esuberanza e cadenza lenta accordandosi alle confuse inquietudini dei suoi personaggi: The Dick Gibson Show (1971, nt), ambientato tra colti accademici di una città universitaria, acuta analisi della cultura mainstream americana; Sangue degli Ashenden (The making of Ashenden, 1972); Magic Kingdom (1985), viaggio-avventura a Disneyland di un gruppo di bambini affetti da malattie terminali; i tre racconti di La stanza di Van Gogh ad Arles (Van Gogh’s Room at Arles, 1993).