(Wuppertal-Elberfeld 1869 - Gerusalemme 1945) scrittrice tedesca. Di famiglia ebraica, abbandonò la Germania nel 1933 e dopo alcuni anni di peregrinazioni si stabilì a Gerusalemme. È autrice di drammi, romanzi e novelle (fra cui la raccolta Il principe di Tebe, Der Prinz von Theben, 1914), ma soprattutto di liriche: Stige (Styx, 1902), Ballate ebraiche (Hebräische Balladen, 1913), Il mio pianoforte azzurro (Mein blaues Klavier, 1943). La sua opera è caratterizzata da una profonda nostalgia e da una religiosità che ha radici ebraiche. All’ansia della trasfigurazione mitica unì il gusto del grottesco, del fantastico e delle atmosfere esotiche. Fu tra i primi esponenti dell’espressionismo.