(Kanazawa 1873 - Tokyo 1939) scrittore giapponese. Discepolo di Ozaki Koyo (1867-1903) - romanziere, poeta e leader del gruppo Ken’yusha -, fu influenzato dalla letteratura popolare fiorita a Edo (odierna Tokyo) nella seconda parte del periodo Tokugawa (1600-1867) e produsse racconti di natura spesso grottesca e fantastica, pervasi di romanticismo gotico, sempre sorretti da uno stile estremamente raffinato. La sala operatoria (1895, nt) lo impose all’attenzione della critica e Il monaco del monte Koya (1900), considerata la sua opera maggiore, lo consacrò come uno dei più importanti scrittori del suo tempo. Scrisse anche alcuni romanzi ambientati nei quartieri di piacere e incentrati sul tema degli «amori impossibili» con le cortigiane (Pellegrinaggio a Yushima, 1899, nt; Genealogia di donne, 1907, nt; L’airone bianco, 1909, nt; Nihonbashi, 1914, nt), e diversi drammi per il teatro.