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Dentro la società interconnessa. La cultura della complessità per abitare i confini e le tensioni della civiltà ipertecnologica. Nuova ediz. - Piero Dominici - copertina
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Dentro la società interconnessa. La cultura della complessità per abitare i confini e le tensioni della civiltà ipertecnologica. Nuova ediz. - Piero Dominici - copertina

Descrizione


Siamo nel mezzo di un processo di trasformazione antropologica (1996), che si sostanzia nel ribaltamento dell'interazione complessa tra evoluzione biologica ed evoluzione culturale; un processo dalle numerose implicazioni in termini di paradigma, di cittadinanza e inclusione, con ricadute notevoli su identità e soggettività in gioco. Un cambiamento radicale di codici, culture, modalità di produzione e condivisione, gerarchie (disintermediazione), legato a molteplici variabili e concause, che si sta rivelando l'ennesima opportunità per élite e gruppi sociali ristretti. Per questa complessità sociale, oltre ad una rinnovata attenzione per le regole e i diritti, occorrono un approccio alla complessità, in grado di evitare spiegazioni riduzionistiche e deterministiche, ma anche, e soprattutto, una nuova sensibilità etica. La tecnologia è entrata a far parte della sintesi di nuovi valori e di nuovi criteri di giudizio e gli attori sociali si trovano di fronte alla possibilità di operare un irreversibile salto di qualità. Contrariamente alle narrazioni egemoni, il digitale - di cui sottovalutiamo ancora le profonde implicazioni epistemologiche - ha determinato un aumento della complessità delle dinamiche, dei processi, dei sistemi, e non una loro semplificazione. Sfera cognitiva, sfera emotiva e sfera sociale. È tempo di ricomporre alcune fratture, nel tentativo di abitare i confini, le zone ibride e le tensioni della civiltà ipertecnologica: una civiltà fondata sulla programmazione, sull'automazione e sulla (iper)simulazione; una civiltà che, di fatto, oltre a ridimensionare/marginalizzare lo spazio dell'Umano e della responsabilità, continua ad alimentare una vecchia e controproducente illusione: quella di poter espellere/eliminare l'errore (pre-requisito fondamentale di qualsiasi conoscenza, della vita e della stessa libertà) e l'imprevedibilità dalla realtà e dalla sua rappresentazione. In questa prospettiva, le sfide del cambiamento sono in fondo riconducibili proprio all'urgenza di ripensare/ridefinire la centralità della Persona e dell'Umano, dentro ambienti ed ecosistemi in cui non esiste più alcun confine/limite tra naturale ed artificiale.
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Dettagli

2019
22 luglio 2019
Libro universitario
212 p., Brossura
9788891788597
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Indice

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Introduzione
Comunicazione è complessità
Dalla società di massa. Percorsi e spunti per la comprensione del contemporaneo
(C'era una volta... la società di massa; La civiltà della comunicazione; Nuove socializzazioni; Dalla ricerca sulle comunicazioni di massa. Altri spunti per l'approfondimento; Un momento di svolta nella Communication Research: il flusso a due fasi della comunicazione; Le ricerche sugli effetti a lungo termine dei media)
Tra istanze di emancipazione e derive dell'individualismo: per una cittadinanza digitale
(Modernità radicale e globalizzazione; Società della conoscenza ed ecosistema della comunicazione; L'architettura distribuita del web e la nuova sfera pubblica; Comunicazione è cittadinanza: tra inclusione e nuove asimmetrie; Sulla comunicazione pubblica)
Dentro la Società interconnessa: rischi e opportunità della nuova complessità sociale
(La centralità strategica di informazione e conoscenza; L'analisi della società interconnessa; Razionalità limitata e vulnerabilità; La società interconnessa e il ritardo nella cultura della comunicazione)
Rimettere la Persona al centro: per un nuovo Umanesimo
(Una rifondazione dell'etica; La Persona, l'etica e le libertà digitali; Comunicazione e informazione: bisogni primari. Presupposti teorici ed elementi di approfondimento; Elementi per un'etica della comunicazione; Libertà è responsabilità; Il problema della responsabilità; L'etica e la "questione culturale": per una traduzione operativa; Dentro la "Società Asimmetrica" (1995). Variabili e fattori di contesto)
Il Grande Equivoco. Ripensare l'educazione per abitare i confini e le tensioni della Società Ipercomplessa
(Per comprendere e abitare l'ipercomplessità; L'urgenza di un approccio sistemico alla complessità: il cambio di paradigma e l'evoluzione culturale che condiziona quella biologica; Gettati nell'ipercomplessità; Una ipercomplessità che non è un'opzione; Ripensare l'Umano e la sua interazione complessa con la Tecnica e la Macchina; L'imprevedibilità e l'errore. Ripensare l'educazione per rimanere umani; Di educazione (civica) digitale e di cittadinanza; Educare alla responsabilità, alla complessità, all'empatia, all'imprevedibilità... perché l'educazione digitale non è sufficiente; Il "grande equivoco"; "Educazione è complessità e pensiero sistemico". Perché Pensiero è azione. Perché cambiamento è complessità sociale; Epilogo)
Riferimenti bibliografici.

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