Superga 1949. Il destino del grande Torino, ultima epopea dell'Italia unita - Giuseppe Culicchia - copertina
Superga 1949. Il destino del grande Torino, ultima epopea dell'Italia unita - Giuseppe Culicchia - copertina
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Letteratura: Italia
Superga 1949. Il destino del grande Torino, ultima epopea dell'Italia unita
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Descrizione


Giuseppe Culicchia ci racconta una pagina della storia italiana che è un inno all'impegno della gioventù e alla lealtà di uno sport che vorremmo più pulito e capace di unire anziché di dividere.

«In tutta l'Italia c'era chi pur non avendo mai potuto mettere piede al "Filadelfia" sognava di vedere e cercava di replicare le incursioni di Grezar e le reti di Ossola, i tackle di Ballarin e i dribbling di Maroso, la grinta di Castigliano e la classe di Menti, per tacere ovviamente delle imprese già leggendarie di Mazzola.» Almeno fino a quella maldetta domenica di maggio di settantant'anni fa quando, dopo una partita amichevole con la squadra del Benfica, l'intera squadra del Torino Calcio salì sul trimotore I-Elce per fare ritorno a casa e finì invece per schiantarsi contro la Basilica di Superga, avvolta nella nebbia. Quella sera scompare una squadra leggendaria, capace di dominare il calcio italiano e di conquistare grande prestigio internazionale. Fu un lutto non solo per i tifosi «granata» e per i torinesi, ma per l'Italia intera. Come racconta Giuseppe Culicchia in queste pagine emozionanti, il Grande Torino era da tempo al di sopra del tifo campanilistico: un orgoglio per tutti e il simbolo della rinascita di un Paese uscito distrutto dalla guerra. Nella narrazione di quei giorni, del dramma e dei suoi protagonisti, riscopriamo una pagina della nostra storia che è un inno all'impegno della gioventù e alla lealtà di uno sport che vorremmo più pulito e capace di unire anziché di dividere.

Dettagli

123 p., Rilegato
9788828201946

Conosci l'autore

Foto di Giuseppe Culicchia

Giuseppe Culicchia

1965, Torino

Scrittore italiano. Ormai considerato una delle voci più autentiche della narrativa italiana degli ultimi anni, è stato scoperto da Pier Vittorio Tondelli che aveva pubblicato alcuni suoi racconti nell'antologia Papergang-Under 25. Ispirato da autori come Hemingway, Carver, Bukowski e Bret Easton Ellis, ha esordito nel 1994 con Tutti giù per terra, romanzo che si è rivelato uno dei casi letterari più sorprendenti degli ultimi anni ed è stato vincitore dei Premi Montblanc e Grinzane Cavour. Nel romanzo lo scrittore racconta le vicende di un giovane poco più che ventenne, Walter, che affronta le paure, le incertezze e la fragilità del mondo giovanile nella Torino di fine anni Ottanta con perplessità, disillusione e soprattutto un'irresistibile...

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